La sterilizzazione

Sterilizzare un gatto comporta diversi vantaggi.

Prima di tutto si ha per lui una speranza di vita due volte più lunga. Rispetto a un gatto non sterilizzato infatti l’aspettativa di vita aumenta ai 14- 18 anni invece di 6 – 10 anni.
Questo per diversi motivi:
1) un gatto sterilizzato ha meno tendenza a fuggire, quindi il rischio di essere investito da un’automobile è molto minore;
2) le ferite da morsi o graffi durante le zuffe sono meno frequenti, come il rischio di contrarre diversi tipi di malattie;
3) le infezioni uterine e i tumori mammari diventano rari nelle gatte sterilizzate.

La sterilizzazione, sia nel maschio che nella femmina, comporta un cambiamento di comportamento.
I gatti in calore marcano infatti il loro territorio con depositi di urina maleodoranti. Dopo la sterilizzazione questo comportamento cessa la maggior parte delle volte, come i miagolii inopportuni emessi dalle gatte.

I METODI

I metodi di sterilizzazione sono diversi a seconda del sesso.

Per le gatte esistono due tipi di sterilizzazione. Quella TEMPORANEA si attua tramite un trattamento contraccettivo ormonale da ripetere regolarmente. Il proprietario può così scegliere il momento per far riprodurre la sua gatta. Ovviamente questo metodo risulta piuttosto impegnativo.
La sterilizzazione DEFINITIVA invece consiste in un intervento chirurgico detto OVARIECTOMIA, cioè l’asportazione delle ovaie nella gatta. L’operazione risulta più efficace e meno rischiosa se praticata nell’animale giovane. Si riduce infatti il rischio di contrarre infezioni dell’utero e tumori mammari.
Esiste anche la LEGATURA DELLE TUBE: la gatta và in calore ma non può essere fecondata.
Questo metodo è efficace nei concepimenti, ma non previene le malattie del tratto genitale (infezioni, tumori, ecc.), né i comportamenti abituali legati al periodo riproduttivo (marcatura con le urine, miagolii, fughe).

QUANDO FAR STERILIZZARE IL VOSTRO GATTO?

Il momento migliore è quello subito precedente alla pubertà, cioè verso i 6 o 7 mesi.
Naturalmente può essere effettuata durante tutta la vita del vostro animale.



QUALI SONO LE PRECAUZIONI DA PRENDERE PRIMA DELL’INTERVENTO?

Prima dell’operazione di un gatto perfettamente sano è sufficiente tenerlo a digiuno da 12 a 18 ore prima, e assicurarsi di non farlo bere per 2 o 3 ore prima dell’intervento.

Dopo l’operazione il vostro gatto sarà un po’ frastornato.
Lasciatelo tranquillo, in un luogo silenzioso, scarsamente illuminato, con le sue coperte e la lettier pulita. Riempite la sua ciotolina di acqua fresca. Stategli vicino e controllate il suo comportamento finchè non sarà tornato normale.

COSA FARE SE IL VOSTRO GATTO RIFIUTA DI MANGIARE

A volte può capitare poiché l’operazione comporta uno stress non indifferente. Per un gatto normalmente questa inappetenza può durare 24 ore, mentre per una gatta può arrivare anche a 48 ore.

COSA PROVOCA LA STERILIZZAZIONE??

La sterilizzazione provoca modificazioni ormonali e cambiamenti comportamentali.
Si può avere una tendenza a mangiare maggiormente, con il rischio di obesità e diabete mellito.
Si possono formare calcoli urinari a seconda dell’età e del sesso del gatto.
A causa dell’aspettativa di vita più lunga, si possono avere malattie da senilità. Con l’età infatti i reni subiscono alterazioni e la loro funzionalità diminuisce, fino a portare, in casi più gravi, all’ insufficienza renale cronica (IRC).

L’ OBESITA’


Dopo la sterilizzazione il gatto ha la tendenza a mangiare di più mentre i suoi fabbisogni energetici diminuiscono più del 30%.
Il periodo critico è quello dei due mesi che seguono l’operazione.
Se infatti non viene controllata la sua alimentazione, un gatto di 4 kg può ingrassare di 2 kg in 2 mesi, cioè l’equivalente di 30 kg per un uomo di 60 kg.
Questo aumento di peso, aggravato da un tasso elevato di grassi nell’alimento, predispone all’obesità. L’obesità colpisce soprattutto i gatti adulti fino all’età di circa 10 anni.

Il gatto maschio subisce maggiormente il rischio di obesità. Il consumo spontaneo di alimenti aumenta del 26% nel maschio castrato e solamente del 18% nella femmina sterilizzata.
Nel maschio l’aumento del peso, in particolare della massa grassa, è doppio rispetto alla femmina sterilizzata. Questo spiega la proporzione più elevata di gatti maschi in soprappeso.

COME POSSO PESARE IL MIO GATTO?

Pesare il vostro gatto è semplicissimo.
Prima di tutto pesatevi voi senza gatto. Poi prendetelo in braccio e pesatevi con il gatto. Il suo peso equivale alla differenza. Dopo la sterilizzazione si consiglia una pesata alla settimana per i primi due mesi, e una pesata al mese in quelli successivi.
Per una stima del peso ideale del vostro gatto, rivolgetevi al vostro veterinario di fiducia.

QUALI SONO LE CONSEGUENZE DELL’OBESITA’ ?

La principale conseguenza è il DIABETE MELLITO.
Il diabete mellito è un disturbo del metabolismo del glucosio che si manifesta con un aumento del tasso di zucchero nel sangue (iperglicemia). L’obesità moltiplica di 4 volte il rischio di sviluppo di diabete mellito.

Altri disturbi che si possono avere a causa dell’eccessivo aumento di peso sono: disturbi al fegato, come la lipidosi epatica; costipazione; danni cardio vascolari; deterioramento precoce delle articolazioni.


ALTRE CONSEGUENZE: I CALCOLI RENALI

Un gatto sterilizzato rischia 7 volte di più di sviluppare calcoli di ossalato di calcio e 3,5 volte di più di sviluppare calcoli di struvite rispetto ad un gatto non sterilizzato.

Un gatto in soprappeso si muove poco. Si sposta meno spesso per bere e quindi urina di meno. L’urina si concentra così nella vescica, ristagna e crea le condizioni ideali per la formazione di calcoli.
Nei gatti giovani si sviluppano principalmente CALCOLI DI FOSFATO DI AMMONIO MAGNESIACO O STRUVITE, mentre in quelli anziani si sviluppano i CALCOLI DI OSSALATO DI CALCIO.

I maschi, per la loro anatomia, hanno più difficoltà ad eliminare spontaneamente i calcoli di struvite e sono quindi più spesso colpiti delle femmine. Alcune razze inoltre sono maggiormente predisposte, come il Burmese o il Persiano.

QUALI SONO I SINTOMI DEI CALCOLI URINARI?

1) il gatto urina di più;
2) resta più tempo nella sua lettiera ed emette piccole quantità di urina;
3) può diventare sporco e urinare in diversi punti della casa;
4) a causa degli sforzi fatti per urinare, ci può essere perdita di sangue nelle urine;
5) le minzioni dolorose sono spesso accompagnate da lamenti e miagolii.

Tutti questi sintomi dovrebbero spingervi a sospettare di calcoli e a consultare rapidamente il vostro veterinario.

PERCHE’ UN GATTO STERILIZZATO RISULTA PIU’ SENSIBILE ALL’INVECCHIAMENTO?

Un gatto sterilizzato può vivere più a lungo di un gatto non sterilizzato. Di conseguenza aumentano le possibilità di avere malattie da invecchiamento e senilità.

Per combattere l’invecchiamento sono molte le cose che si possono fare:

1) Limitare i radicali liberi: essi partecipano al processo di invecchiamento e danno il via a reazioni ossidative a catena che danneggiano le cellule, le membrane cellulari, le proteine, il DNA, ecc. Per lottare contro i radicali liberi si possono utilizzare degli antiossidanti che bloccano le reazioni ossidative a catena, come le vitamine E e C, taurina e luteina.
2) Sostenere la funzione renale: un tasso di fosforo ridotto contribuisce a ridurre la comparsa di segni clinici di insufficienza renale cronica (come l’abbassamento progressivo del tasso di fosforo negli alimenti).
3) Favorire la bellezza del pelo e della pelle: l’apporto di acidi grassi essenziali e di alta qualità, come l’olio di borragine, oligoelementi chelati e vitamine A, B e D, mantiene la bellezza del pelo e della pelle.
4) Stimolando l’appetito e limitando i dolori del cavo orale: un alimento molto appetibile e facile da masticare favorisce l’ingestione della reazione senza provocare dolori.
5) Tenendo conto della sensibilità digestiva del gatto anziano: per proteggere la mucosa intestinale e la flora del tubo digerente, i Frutto Oligo Saccaridi (fibre fermentescibili) e i Mannano Oligo Saccaridi (fibre non fermentescibili) giocano un ruolo fondamentale.

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